Tecarterapia

Un ottima alleata! 

La tecarterapia (trasferimento energetico capacitivo resistivo) è uno dei macchinari più utilizzati in fisioterapia. Inizialmente utilizzata in ambito sportivo visti i suoi rapidi risultati, è ormai impiegata nella cura di traumi e patologie infiammatorie del sistema muscolo scheletrico e non solo. I suoi effetti biologici di aumento del microcircolo, vasodilatazione e incremento della temperatura locale interna hanno effetto sulla membrana cellulare stimolando e riattivando i processi riparativi e antinfiammatori della cellula stessa.

La tecarterapia sfrutta il principio del condensatore per indurre nei tessuti un movimento alternato di cariche elettriche positive e negative, creando cosi delle “correnti di spostamento” che hanno un effetto stimolante sulla membrana cellulare, accelerando i processi riparativi e antinfiammatori della cellula stessa, oltre a produrre iperemia( aumento del flusso sanguigno) utile a livello muscolare ed articolare per drenare via sostanze di rifiuto, donando una piacevole sensazione simile ad un massaggio. Si distingue dagli altri elettromedicali soprattutto per il suo effetto endogeno sfruttando energia prodotta dall’interno senza l’invasività di un agente esterno, e per la possibilità di trattare patologie anche in fase acuta. 

Di solito praticata in abbinamento a massoterapia o kinesiterapia, permette di lavorare in due modalità: capacitiva, più indicata nel trattamento dei tessuti molli e drenaggio dei liquidi, e la modalità resistiva per i tessuti più resistenti come il tessuto osseo e connettivo.

Contratture, tendiniti, edemi e gonfiori, contusioni, stiramenti e lesioni muscolari, dolori e blocchi articolari sono i campi d’applicazione più comuni, ma la Tecar trova grande risultato anche nel dolore causato da patologie degenerative come l’artrosi, e nel recupero da affaticamento muscolare negli sportivi.

La tecarterapia è controindicata nei casi di:

  • gravidanza
  • stati tumorali in corso o recenti
  • epilessia
  • portatori di pacemaker
  • applicazione diretta su protesi

Laserterapia K-Laser

La laser terapia è presente nella fisioterapia ormai da molti anni e di conseguenza ha subito varie modificazioni con lo sviluppo tecnologico fino ad arrivare all’utilizzo di laser moderni ad alta potenza in grado di personalizzare al massimo il lavoro.

Il laser è l'ultimo e il più avanzato tipo di sorgente luminosa oggi a nostra disposizione. L.a.s.e.r. (light amplification by stimulated emission of radiation) significa amplificazione di luce per mezzo di un'emissione stimolata di radiazioni. 

La laserterapia non si basa sullo sviluppo di calore ma su effetti fotochimici e foto biologici nelle cellule e nei tessuti. E' stato osservato che se la luce laser è somministrata in giuste dosi, si ottiene una stimolazione di determinate funzioni cellulari, soprattutto in presenza di cellule che presentano deficit funzionali. L'azione biologica nell'utilizzo del laser in terapia produce effetti sulle cellule in funzione dell'aumentata produzione di ATP. La cellula, stimolata dal laser a livello di mitocondri, tende a ricaricarsi di energia, per cui, se danneggiata per cause infiammatorie, traumatiche o degenerative, tende a riportarsi alla funzione fisiologica primaria.

Una corretta pratica applicativa dei dispositivi a luce laser permette di attivare le funzioni cellulari, di ristabilire completamente i tessuti danneggiati, ripristinando la funzionalità dopo rallentamenti metabolici dovuti ad immobilità, traumi o interventi chirurgici.

Gli effetti più evidenti che si possono conseguire si sostanziano nell'attivazione del microcircolo, grazie ad un maggior apporto nutrizionale, con riequilibrio del bilancio funzionale delle zone malate e conseguente accelerata normalizzazione e stimolazione della circolazione linfatica. Migliaia di studi, condotti da diversi ricercatori, dimostrano gli effetti biologici del laser a corretto livello di energie.

Non presenta rischi, non è invasiva, è indolore e può essere combinata con altre terapie presentando raramente effetti collaterali.

Noi di FKT Don Bosco abbiamo scelto il K-Laser Cube.

K- Laser Cube è ideale per il trattamento del dolore cronico, acuto e delle infiammazioni. Efficace per la riabilitazione sportiva, per i trattamenti delle fratture, dei traumi a carico dei tessuti, dei legamenti, dei tendini e nelle fasi post-operatorie.
K- Laser Cube è l’unico laser che, grazie alla sua esclusiva ed eccezionale modalità ISP, permette di selezionare la giusta frequenza di modulazione e la potenza media, lavorando anche in modalità super pulsata. Si può scegliere la frequenza delle pulsazioni da quelle più basse (low frequency) per un trattamento analgesico, a quelle più alte (high frequency) per la biostimolazione, mantenendo indipendente e regolabile la potenza media, in modo tale che venga emessa l’energia adatta a quel tipo di tessuto.

EFFETTI SUI TESSUTI:

  • antinfiammatorio e analgesico
  • aumento dell’ attività metabolica
  • miglioramento dell’ attività vascolare
  • immunoregolazione
  • miglioramento della trasmissione nervosa
  • riparazione rapida dei tessuti lesi.

APPLICAZIONI TERAPEUTICHE:

  • terapia del dolore cronico e acuto
  • medicina dello sport
  • traumatologia
  • fisioterapia e riabilitazione
  • terapia post chirurgica
  • podologia
  • stomatologia e patologia orale
  • terapia su lesioni di tessuti molli
  • riabilitazione sportiva
  • terapia riabilitativa

Limfa Therapy

Magnetoterapia

L’effetto dei campi magnetici prodotti da correnti sinusoidali, correnti a semionda o a doppia semionda favorisce la riparazione di cellule lese migliorando la cinetica enzimatica e ripolarizza le membrane cellulari, favorendo il recupero delle condizioni fisiologiche di equilibrio.

EFFETTI TERAPEUTICI:

  • azione biostimolante la riparazione tissutale
  • azione riequilibrante la funzionalità di membrana
  • azione antiflogistica e antiedemigena
  • modulazione della sensibilità dolorosa
  • aumento della sintesi di collagene
  • promozione dell’osteogenesi
  • aumento della vascolarizzazione

INDICAZIONI:

  • fratture
  • ritardi di consolidazione e pseudoartrosi
  • algodistrofia
  • osteocondrosi
  • artrosi primaria e post-traumatica
  • piaghe da decubito ed ulcere

CONTROINDICAZIONI:

  • pacemaker
  • patologie tumorali
  • gravidanza
  • stati emorragici, trombotici ed infettivi in atto

Ultrasuoni

Gli ultrasuoni sono onde meccaniche sonore aventi frequenze superiori a quelle mediamente udibili da un orecchio umano. Esse si diffondono sotto forma di onde di compressione-decompressione che attraversano i tessuti provocando la vibrazione delle particelle. La frequenza di vibrazione è inversamente proporzionale alla capacità di penetrazione nei tessuti. La propagazione delle onde sonore attraverso i tessuti determina effetti biologici di tipo meccanico, chimico, termico e cavitazionale.

EFFETTI TERAPEUTICI:

  • analgesico e antinfiammatorio
  • decontratturante (rilassamento muscolare);
  • fibrinolitico e trofico (riassorbimento di ematomi, eliminazione di tenui calcificazioni, stimolazione della guarigione dei tessuti).

PRINCIPALI APPLICAZIONI

  • tendiniti
  • borsiti
  • capsuliti
  • ematomi organizzati e tessuti cicatriziali
  • contratture muscolari
  • nevralgie
  • periartrite
  • cervicalgia
  • sciatalgie/lombalgie
  • tunnel carpale
  • epicondilite/epitrocleite
  • contusioni
  • distorsioni
  • condropatie
  • crampi

Tens

Ionoforesi

Elettrostimolazioni

Le elettrostimolazioni sono correnti elettriche caratterizzate da bassa frequenza, con impulsi a 50 hz o 100hz. L'apparecchio può erogare cinque tipi di correnti diadinamiche:

  1. Corrente monofase fissa. La corrente monofase fissa è costituita da impulsi emisinusoidali della durata di 10msec, seguiti da pause della stessa durata. La frequenza di questacorrente è di 50hz. L'effetto predominante di questa corrente è l'azione eccito motoria sulla muscolatura.
  2. Corrente difase fissa. La corrente difase fissa è composta da impulsi emisinusoidali della durata di 10 msec non seguiti da pause. La frequenza è di 100 hz. Azione di inibizione sulla sensibilità, che è responsabile dell'effetto antalgico. Rapida assuefazione.
  3. Corrente corto periodo. La corrente corto periodo è una corrente modulata in cui ad ogni secondo si alternano la corrente monofase e la difase. Contrazione dei muscoli striati, miglioramento dello stato di nutrizione dei tessuti e riassorbimento degli edemi post-traumatici.
  4. Corrente lungo periodo. Nella corrente lungo periodo la monofase e la difase si alternano per un tempo maggiore (per esempio, rispettivamente per 6-10 secondi). Analgesia e rilassamento della muscolatura striata.
  5. Corrente sincopata. La corrente sincopata è costituita da corrente monofase, la quale viene erogata per un secondo ed interrotta per un altro secondo (sincopata rapida) oppure viene erogata per 2,5 secondi ed interrotta per altri 2,5 secondi (sincopata lenta). Intensa azione eccito motoria sulla muscolatura striata.

Comunemente le correnti diadinamiche vengono utilizzate a scopo antalgico, tuttavia sono in grado di realizzare anche un effetto trofico ed eccitomotorio. 

L'effetto antalgico viene realizzato dalla corrente lungo periodo e dalla difase fissa. Non è chiaro il meccanismo con il quale le diadinamiche agiscano. Probabilmente l'azione analgesica è legata all'iperpolarizzazione delle membrane ed all'inibizione dei recettori del dolore, che si verifica in corrispondenza dell'anodo. E’ difficile spiegare l'effetto antalgico con la teoria del gate-control, poiché questa teoria si fonda sull'eccitazione elettiva delle fibre a grande diametro, che si può avere soltanto con impulsi di breve durata. Gli impulsi delle diadinamiche, invece, avendo una durata di 10 msec., sono da considerare troppo lunghi. Tuttavia non si può escludere che le diadinamiche, a causa della lunga durata dell'impulso, favoriscano l'attivazione del sistema endorfinico.

La corrente corto periodo migliora il trofismo dei tessuti. Questo effetto probabilmente è dovuto alla vasodilatazione periferica, prodotta da questa corrente. Il miglioramento dello stato di nutrizione dei tessuti determina un'analgesia secondaria. 

L'effetto eccito motorio viene ottenuto principalmente con la corrente sincopata. Tuttavia questa corrente non viene utilizzata, in quanto a scopo eccito motorio si preferisce ricorrere ad altre correnti.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE:

  • tendiniti
  • postumi dolorosi
  • traumi articolari
  • artropatie acute e croniche
  • algie muscolari

CONTROINDICAZIONI:

  • pacemaker
  • soluzioni di continuo della cute
  • dermatiti
  • mezzi di sintesi

Contatti

 

Indirizzo: Via Ampio Flaviano 5/7/9

Telefono: 0671544342 - 3755266305

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